Morara: la storia

Evoluzione del logo rettifiche Morara Bologna

1919: le origini


L'azienda Morara sorge nei pressi della stazione di Bologna (Italia) come piccola impresa artigiana specializzata in meccanica di precisione, eseguendo lavorazioni per conto terzi e revisione di macchine utensili: il fondatore fu Luigi Morara (infatti per un certo periodo la Società si chiamò “Costruzioni Meccaniche di Precisione Luigi Morara”). Dopo i primi anni di duro lavoro le commesse erano aumentate, inducendolo a trasferirsi a Marzabotto, dove aveva assunto nuova manodopera, potendo inoltre utilizzare l’energia elettrica.

RETTIFICATRICE MORARA ANNI 30

1934: inizia la produzione delle rettificatrici


Nel 1934 le macchine utensili erano difficili da reperire ed estremamente costose, a seguito di un'importante commessa per il settore aeronautico Morara iniziò a costruire rettificatrici, prima per il solo uso interno poi anche per altri. Si costruirono rettificatrici “in tondo” per interni e per esterni (caratteristica questa che è rimasta fino ai giorni nostri), iniziando anche la realizzazione di macchine speciali come quelle per calibristi.

La costruzione delle rettificatrici ebbe tanto successo che fu sospesa l’attività di lavorazione per conto terzi.

Alla fine degli anni Trenta l'azienda contava oltre 150 dipendenti con clienti importanti, come la Piaggio. Per certificare i materiali lavorati e costruire utensili speciali Morara era solito rivolgersi all’Istituto Tecnico Industriale Aldini-Valeriani, dove aveva conosciuto Vincenzo Martinelli (1914-1994), un insegnante tecnico-pratico con il quale si era legato in un rapporto di amicizia e di collaborazione, tanto da offrirgli la Direzione Tecnica dell’Azienda. Martinelli sposerà poi la figlia di Luigi Morara: queste due famiglie saranno quindi legate indissolubilmente sia dal punto lavorativo che da quello personale.

 

Stabilimento rettifiche Morara a Marzabotto

Anni '40: la distruzione e la rinascita


A causa degli eventi bellici, la fabbrica andò completamente distrutta (vedere foto) e fu sospesa l'attività dal 1944 al 1946.

Nel 1947 l’azienda rinacque a Bologna, in Via Speranza con 10 dipendenti. C’erano 5 soci (la famiglia Morara - Martinelli era in minoranza, avendo gli altri tre soci circa il 60% delle azioni). L’azienda riprese l’attività con notevole successo: si passò dalle 0 macchine consegnate nel 1947 alle 25 del 1950.

In pochi anni Morara e Martinelli liquidarono i soci e l’azienda ritornò ad essere a gestione familiare: negli anni ’70 entrò in azienda la terza generazione.

Nel 1953 Luigi Morara morì e subentrò il figlio Gianni Morara.

Stabilimento via Giacosa Bologna rettifiche Morara

Anni '70: la crescita


Fino agli anni 80 la società fu diretta da Vincenzo Martinelli e Gianni Morara: furono anni di crescita impetuosa, di innovazione e progresso. Fu ampliato 3 volte il capannone, fino a quando nel 1978 l'azienda si trasferì nello stabilimento di Via Giacosa, che si estendeva su una superficie di 18.000 mq.

L'azienda in quegli anni si distinse essendo ai vertici dell'innovazione nel settore della rettifica: già nel 1953 espose al MTE di Bruxelles la prima rettifica da interni con misuratore in process.

Nel 1960 era in grado di rettificare poligoni, camme ed eccentrici: la realizzazione più significativa fu la rettifica del profilo “quadrato” delle pedivelle delle biciclette (cliente CAMPAGNOLO).

Nel 1966 aveva già sviluppato i primi cicli di diamantatura con compensazione automatica dell'usura mola, e sempre in quegli anni già forniva integrazioni con i caricatori a portale robotizzati, essendo macchine ormai integrate nelle linee di montaggio degli stabilimenti delle maggiori industrie automobilistiche, aeronautiche e di meccanica italiane e non solo. 

Nei primi anni '70 Morara realizzò per Piaggio la prima macchina completamente carenata per la sicurezza e la salute dell’operatore (“carter ecologico” fu il nome che usò Piaggio per definire questa soluzione). Ed è del 1977 una lettera di Piaggio (stabilimenti di Pontedera) dalla quale si evince l'altissima opinione sulla straordinaria precisione di lavoro di queste macchine.

Rettificatrice Morara a CNC

1982: la prima rettifica a CNC


La prima rettificatrice a CNC è datata 1982 (una rettifica per esterni), ma quegli anni sono caratterizzati da una continua innovazione che proietta Morara nella dimensione internazionale: nel 1983 viene presentato all'EMO di Parigi il primo "Centro di rettifica", che trova in aziende d'eccellenza come Piaggio e Ferrari i primi clienti. 

E' proprio la firma di Enzo Ferrari a documentare la "piena soddisfazione" per le prestazioni delle rettificatrici impiegate addirittura nel prestigioso Reparto Corse, in una lettera del 1984.

Nel 1986 Morara produce la prima "rettificatrice combinata" in grado di rettificare contemporaneamente diametri interni ed esterni: fu un salto tecnologico fondamentale, che permette alle macchine Morara di imporsi nel mercato mondiale per la loro precisione.

Rettifiche Morara foto fiere internazionali

Anni '90: l'innovazione e tecnologia


Nel 1997 fu realizzata la prima macchina a doppia testa portapezzo, una rettificatrice da altissima produzione: mentre la mola lavora il pezzo sulla prima T.P.P. il caricatore cambia il pezzo nella seconda (e viceversa). Sempre nello stesso anno ci fu l'introduzione delle rettificatrici con movimento “a croce” del carro portamola. 

A fine anni ’90 si ebbe l'inizio delle applicazioni per l’adeguamento in tempo reale del ciclo di lavoro alle esigenze di qualità del pezzo rettificato e di produttività: sfruttando i potenti CNC e la rilevazione dei fattori coinvolti nella lavorazione si potevano introdurre automaticamente delle correzioni volte a migliorare il ciclo produttivo (cicli adattativi). Misurando i dati di opportuni sensori, il sistema di controllo adattativo stabilisce come variare i parametri di rettifica e di diamantatura al fine di controllare il processo con maggiore efficienza, riducendo quindi i tempi del ciclo, aumentando la vita della mola e producendo quindi particolari finiti con qualità costante.

FFG grinding technology

2017: ingresso nel gruppo FFG


Nel 2017 Morara diventa parte del colosso FFG (Fair Friend Group). L’obiettivo primario è quello di sviluppare ulteriormente il potenziale estero del marchio integrandolo nel Gruppo ed avvalendosi delle sue numerose filiali presenti in tutto il mondo.

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